È facile trovare applicazioni e servizi gratuiti dall’aspetto accattivante che, però, possono nascondere pericoli per la vostra privacy, per il telefono o il computer. Magari non si tratta per forza di virus, ma potreste essere vittime di dark pattern: come vi spiegavamo ieri, si tratta di tecniche al limite del legale messe in atto dalle compagnie online per spingervi a spendere di più o per estorcervi dati personali sensibili. Come difendersi da queste pratiche discutibili? Ci vogliono occhi aperti, buon senso e qualche trucchetto che ora andiamo a spiegarvi.
Cercate di capire da dove guadagna l’app
Poche cose a questo mondo sono realmente gratuite. Lo avrete sentito dire un mare di volte: se il servizio che utilizzate è gratuito, il prodotto in vendita siete voi. Detto in altre parole, i vostri dati personali vengono abbondantemente raccolti e rivenduti a terzi che possono farne l’uso che vogliono. È importante cercare di capire come può guadagnare un’app gratuita: c’è pubblicità? Vengono poi offerti acquisti in-app? Esiste una versione premium con più funzionalità? Esistono molte app open source e offerte gratuitamente senza secondo fine, ma sono molte di più quelle che invece cercano di trasformarvi in prodotto. Se un’app o un servizio mostrano pubblicità, acquisti in-app e via dicendo allora potete fidarvi di più perché il guadagno deriva da queste fonti.
Leggete le recensioni
Ormai su tutti gli App Store troviamo le recensioni degli utenti per ogni applicazione. Per servizi e software più complessi potete cercare su internet pareri e ragguagli su blog e testate assolutamente affidabili. Prima di scaricare qualcosa di gratuito cercate di perdere del tempo a leggere queste recensioni: tra i tanti possibili numerosi commenti falsi e comprati troverete sicuramente opinioni reali, che si distinguono per una descrizione più oggettiva del prodotto. Un buon modo per scremare i commenti “prezzolati” è quello di cercare le recensioni più crudeli col punteggio più basso assegnato. Sarà così facile scoprire servizi inaffidabili o piccole truffe.
Controllate i termini di servizio
Da che esiste Internet sappiamo che quasi nessuno legge i termini di servizio, o terms and conditions in inglese. Siamo abituati ad acconsentire senza nemmeno buttarvi un occhio, ma sarebbe invece utile perdere un po’ di tempo e scorrere tra le tante righe. È vero che a volte non è facile comprendere tutto quello che vi è scritto, ma se non vi fidate particolarmente di un’app o servizio gratuito è meglio perdere del tempo e cercare di capire se stiamo scaricando qualcosa che nasconde brutte sorprese. Potete anche aiutarvi cercando online delucidazioni sui termini di servizio di un preciso software o app.
Date un’occhiata ai permessi richiesti dall’app
Molto spesso le applicazioni richiedono dei permessi per poter funzionare, come ad esempio la possibilità di accedere alla fotocamera e al rullino di foto. Di solito concediamo il permesso senza farci troppe domande, ma è invece importante indagare più a fondo. Andando nelle impostazioni del vostro smartphone potete trovare una voce legata ai Permessi: apritela e controllate chi accede a cosa. I permessi possono essere revocati senza problema.
Fate qualche ricerca sullo sviluppatore
Cercare su Internet notizie su uno specifico sviluppatore vi può svelare molti altarini. Cercate un sito ufficiale legato all’app e allo sviluppatore, oltre che profili social come Facebook e Twitter. Più uno sviluppatore ci mette la faccia e opera alla luce del sole, più ovviamente potete fidarvi.