Ricordate che pochi giorni fa il Congresso degli Stati Uniti ha fatto passare una legge che permette agli ISP di vendere i dati di navigazione dei loro utenti a fini pubblicitari? L’impatto sulla privacy delle persone è gigantesco, e si stanno già approntando misure di contenimento dei danni.
È nato così un sito dal nome inequivocabile: Internet noise, cioè rumore. Si intende ovviamente rumore di fondo. Il sito non fa nient’altro che generare ricerche casuali su Google e riempire la vostra cronologia di dati veri e falsi allo stesso tempo: veri, perché son stati effettivamente cercati; falsi perché non sono risultati che vi interessano. In mezzo a questi risultati stanno invece le vostre vere ricerche. In un certo senso, agli ISP arriveranno dei dati aggregati e anonimizzati dagli utenti stessi: niente male.
Basta premere un pulsante e si apriranno alcune tab con dei risultati generati casualmente. Provate anche voi! (Il sito è stato creato da un programmatore di nome Dan Schultz, che noi ringraziamo sentitamente.)