Lo scripting non è per tutti, lo sappiamo. Ancora più complicato è costruire uno script su iOS: la natura stessa di questo sistema operativo mobile impedisce, per la maggior parte, di “sporcarsi le mani” come si può fare su un computer. Il motivo è, secondo Apple, quello di garantire la massima affidabilità e sicurezza dei loro dispositivi mobili. Per quelli di noi che vogliono invece la personalizzazione assoluta ed estrema di qualsiasi dispositivo siano in possesso, e che hanno sempre guardato ad iOS con frustrazione, da alcuni anni è disponibile Workflow.
Workflow è un’app scaricabile dall’App Store di Apple e permette di costruire dei flussi di lavoro (da cui il nome, appunto) che sono quanto di più vicino a un sistema di scripting reale per iOS. Nella versione più semplice, permette di eseguire con un solo tocco delle operazioni che richiederebbero più di tre o quattro interazioni col sistema o con le app. Apri Safari, recupera il link, accorcialo, spediscilo per email a qualcuno. Quattro tocchi: e Workflow lo può fare in un tocco solo. Ora prendete questo concetto e applicatelo a quasi qualsiasi aspetto del vostro iPhone o iPad.
Workflow ha vinto nel 2015 l’Apple Design Award, che viene dato alle app migliori (per funzionalità e aspetto), e di queste ore è la notizia che Apple se l’è proprio mangiata, Workflow: nel senso che ha comprato l’app e il team che l’ha sviluppata. Come prima cosa, l’app è stata resa gratuita sull’App Store. Il gruppo di lavoro si unirà agli ingegneri di Cupertino per, presumibilmente, integrare funzionalità avanzate dentro iOS. Probabilmente è un po’ tardi per vedere queste funzionalità presentate alla conferenza annuale degli sviluppatori (che si terrà a San José all’inizio di giugno), ma chissà, forse per l’uscita di iOS 11 in autunno qualcosa verrà fuori.
Per il momento potete provare Workflow gratuitamente. Per il futuro, bisogna aspettare.